Le disposizioni normative in materia di lavoro si arricchiscono ulteriormente con la pubblicazione della Legge di bilancio n.178/2020, che conferma per il 2021 alcune delle disposizioni già esistenti e ne introduce di nuove volte a supportare aziende e lavoratori.
Tra queste viene prorogato fino a tutto l’anno 2022 l’incentivo per i datori di lavoro relativo alle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato di giovani under 35, già previsto dalla L.205/2017, che viene inoltre incrementato fino alla misura di € 6.000 annui da usufruire in massimo di 36 mesi. La durata viene inoltre aumentata a 48 mesi per le assunzioni effettuate presso unità produttive di alcune regioni svantaggiate.
Anche l’agevolazione contributiva della L.92/2012, prevista in misura ridotta per l’assunzione di donne svantaggiate, dal 1° gennaio 2021 e per tutto il 2022 verrà aumentata fino alla misura del 100% dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dal datore di lavoro. L’incentivo sarà dovuto per massimo 18 mesi fino al limite di € 6.000 annui e dovrà comportare un incremento occupazionale.
In materia di cassa integrazione, viene concessa alle aziende la possibilità di richiedere ulteriori 12 settimane di cassa integrazione causa Covid da usufruire entro il 31/03/2021 per le aziende rientranti nella cassa integrazione ordinaria, mentre per quelle rientranti nelle procedure di cassa integrazione in deroga o assegno ordinario il periodo viene esteso fino alla data del 30/06/2021. Alla stregua dei precedenti Decreti Agosto e Ristori, per i datori di lavoro che non usufruiscano delle 12 settimane di cassa integrazione sarà riconosciuto un esonero contributivo, commisurato alle ore di cassa integrazione fruite nei mesi di maggio e giugno 2020, da usufruire per 8 settimane ed entro il 31/03/2020.
In considerazione delle menzionate tutele viene prorogato il blocco dei licenziamenti per motivi produttivi fino al 31/03/2021 e, per favorire il contenimento dell’occupazione a termine, viene posticipato alla medesima data la possibilità di prorogare i contratti a tempo determinato anche in assenza delle causali individuate dal D.lgs 81/2015.
