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Privacy – documenti e visite obbligatorie

2020-03-09 16:43

Gabriele Mazzuoli

Tutela della privacy,

Fermo restando il generale divieto di indagine su comportamenti riguardanti la sfera privata del lavoratore, in alcuni casi il datore di lavoro ha l’o

Fermo restando il generale divieto di indagine su comportamenti riguardanti la sfera privata del lavoratore, in alcuni casi il datore di lavoro ha l’obbligo di richiedere documenti e disporre accertamenti riguardanti i suoi dati sensibili.

Ad esempio, il datore di lavoro che intenda adibire il lavoratore a diretto contatto con minorenni, dovrà provvedere a farsi rilasciare il certificato penale in anticipo rispetto all’instaurazione di un nuovo rapporto di lavoro.

Analoga situazione nel caso di impiego del lavoratore per attività che comporti rischi per la sicurezza, l'incolumità e la salute dei terzi . In tali casi il datore di lavoro deve preventivamente far accertare l’assenza di dipendenze da sostanze stupefacenti e psicotrope.

Rientrano tra tali attività , quelle inerenti le attività di trasporto, di produzione confezionamento e vendita esplosivi, di mansioni pericolose per le quali sia richiesta un abilitazione.

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Assenze per vaccino anti Covid Salvo il caso che la vaccinazione comporti degli effetti collaterali che impediscano l’attività lavorativa, quindi da trattarsi come malattia, i lavoratori che si assentino per l’effettuazione del vaccino saranno tenuti a giustificare l’assenza con ferie e permessi. Infatti, anche se il ricorso alla vaccinazione rappresenta un adempimento volontario di interesse generale, non è prevista una norma specifica che preveda degli specifici permessi per giustificare l’assenza del lavoratore che si sottopone alla somministrazione del vaccino. La normativa in questione prevede infatti solo nel caso che la vaccinazione sia disposta dal datore di lavoro l’equiparazione dell’assenza alle ore di effettivo lavoro. Il D.L. 41/2021 prevede altresì degli specifici permessi retribuiti per il personale scolastico mentre al di fuori di queste casistiche, al fine di evitare che i lavoratori debbano attingere al loro cassetto di ferie e permessi, le assenze dovranno essere regolamentate da specifici accordi aziendali. In ogni caso, in considerazione del fine di interesse generale, l’assenza del lavoratore per adempiere alla somministrazione del vaccino sarà da considerarsi sempre giustificata non potendo il datore di lavoro contrapporsi alla decisione del lavoratore di tutelare la propria salute e quella della collettività