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Smart working

2020-02-03 17:02

Gabriele Mazzuoli

Orario di lavoro, Lavoro agile,

A seguito del crescente sviluppo tecnologico, lo smart working sta diventando una realtà sempre più importante nell'ambito delle aziende italiane che

A seguito del crescente sviluppo tecnologico, lo smart working sta diventando una realtà sempre più importante nell'ambito delle aziende italiane che tendono ad investire in nuove forme di organizzazione del lavoro.

Con tale termine non ci si vuole riferire ad una nuova tipologia contrattuale, bensì ad una modalità di esecuzione flessibile riferita agli attuali contratti di lavoro.

Ricorrendo allo smart working, il lavoratore potrà prestare la propria attività lavorativa gestendo in maniera elastica l’orario di lavoro e svolgendo l’attività in parte in azienda ed in parte fuori della stessa secondo le modalità stabilite in un apposito accordo.

Questo permetterà di conciliare i tempi di vita/lavoro dei dipendenti favorendo la crescita produttiva dell'azienda.

Il ricorso allo smart working su larga scala comporterebbe inoltre importanti benefici per l'ambiente, quali riduzione del traffico e minor emissioni di CO2.

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Assenze per vaccino anti Covid Salvo il caso che la vaccinazione comporti degli effetti collaterali che impediscano l’attività lavorativa, quindi da trattarsi come malattia, i lavoratori che si assentino per l’effettuazione del vaccino saranno tenuti a giustificare l’assenza con ferie e permessi. Infatti, anche se il ricorso alla vaccinazione rappresenta un adempimento volontario di interesse generale, non è prevista una norma specifica che preveda degli specifici permessi per giustificare l’assenza del lavoratore che si sottopone alla somministrazione del vaccino. La normativa in questione prevede infatti solo nel caso che la vaccinazione sia disposta dal datore di lavoro l’equiparazione dell’assenza alle ore di effettivo lavoro. Il D.L. 41/2021 prevede altresì degli specifici permessi retribuiti per il personale scolastico mentre al di fuori di queste casistiche, al fine di evitare che i lavoratori debbano attingere al loro cassetto di ferie e permessi, le assenze dovranno essere regolamentate da specifici accordi aziendali. In ogni caso, in considerazione del fine di interesse generale, l’assenza del lavoratore per adempiere alla somministrazione del vaccino sarà da considerarsi sempre giustificata non potendo il datore di lavoro contrapporsi alla decisione del lavoratore di tutelare la propria salute e quella della collettività