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Ferie solidali

2020-05-01 18:06

Gabriele Mazzuoli

Ferie, permessi,

Il decreto attuativo del D.lgs 151/2015 ha introdotto il concetto di ferie “solidali” con il cui termine viene indicata la possibilità di cessione gratuita

Ferie solidali
Le ferie rappresentano un diritto irrinunciabile del lavoratore e costituiscono per il medesimo il periodo di riposo atto al recupero delle energie psico-fische.
Il decreto attuativo del D.lgs 151/2015 ha introdotto il concetto di ferie “solidali” con il cui termine viene indicata la possibilità di cessione gratuita di ferie ad altri dipendenti della stessa azienda, che abbiano esaurito il loro monte e nel caso il loro uso sia rivolto a particolari esigenze assistenziali, quali quelle per assistere i figli minori che per particolari condizioni di salute necessitino di cure costanti.
La cessione delle ferie dovrà sottostare ad alcuni limiti di tutela del lavoratore cedente e per avere piena operatività, la disciplina delle ferie solidali dovrà essere definita dalla contrattazione collettiva che dovrà individuarne le condizioni e modalità.

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Assenze per vaccino anti Covid Salvo il caso che la vaccinazione comporti degli effetti collaterali che impediscano l’attività lavorativa, quindi da trattarsi come malattia, i lavoratori che si assentino per l’effettuazione del vaccino saranno tenuti a giustificare l’assenza con ferie e permessi. Infatti, anche se il ricorso alla vaccinazione rappresenta un adempimento volontario di interesse generale, non è prevista una norma specifica che preveda degli specifici permessi per giustificare l’assenza del lavoratore che si sottopone alla somministrazione del vaccino. La normativa in questione prevede infatti solo nel caso che la vaccinazione sia disposta dal datore di lavoro l’equiparazione dell’assenza alle ore di effettivo lavoro. Il D.L. 41/2021 prevede altresì degli specifici permessi retribuiti per il personale scolastico mentre al di fuori di queste casistiche, al fine di evitare che i lavoratori debbano attingere al loro cassetto di ferie e permessi, le assenze dovranno essere regolamentate da specifici accordi aziendali. In ogni caso, in considerazione del fine di interesse generale, l’assenza del lavoratore per adempiere alla somministrazione del vaccino sarà da considerarsi sempre giustificata non potendo il datore di lavoro contrapporsi alla decisione del lavoratore di tutelare la propria salute e quella della collettività