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Proroga smart working al 31/12/2021

2021-05-24 11:47

Gabriele Mazzuoli

Covid-19, Lavoro agile,

Il lavoro agile semplificato è destinato ad una ulteriore proroga fino a fine dell'anno 2021.E’ questa la previsione normativa riportata nella bozza d


Il lavoro agile semplificato è destinato ad una ulteriore proroga fino a fine dell'anno 2021.
E’ questa la previsione normativa riportata nella bozza del Decreto Riaperture, motivata dalla necessità di avere flessibilità lavorativa in uno scenario economico che se pur in via di miglioramento desta ancora incertezze.
La nuova norma proroga di altri 5 mesi la scadenza attuale del 31/0/7/2021 (3 in più rispetto all’originaria previsione) , consentendo così alle aziende di usufruire dello smart working in maniera unilaterale senza dover ricorrere all’accordo previsto dalla L. 81/2017.
La misura piace ad aziende e lavoratori tanto che è destinata a modificare sul lungo periodo l’organizzazione lavorativa di numerose aziende e lavoratori, che la ritengono un utile strumento per aumentare la produttività e conciliare le esigenze di vita/lavoro e che tuttavia individuano come forma ideale di smart working quella svolta per metà tempo da casa e metà in sede.
La proroga del regime semplificato fino alla data del 31/12/2021 si rende inoltre necessaria al fine di equiparare al settore privato le norme del lavoro agile già in atto per i dipendenti pubblici.

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Assenze per vaccino anti Covid Salvo il caso che la vaccinazione comporti degli effetti collaterali che impediscano l’attività lavorativa, quindi da trattarsi come malattia, i lavoratori che si assentino per l’effettuazione del vaccino saranno tenuti a giustificare l’assenza con ferie e permessi. Infatti, anche se il ricorso alla vaccinazione rappresenta un adempimento volontario di interesse generale, non è prevista una norma specifica che preveda degli specifici permessi per giustificare l’assenza del lavoratore che si sottopone alla somministrazione del vaccino. La normativa in questione prevede infatti solo nel caso che la vaccinazione sia disposta dal datore di lavoro l’equiparazione dell’assenza alle ore di effettivo lavoro. Il D.L. 41/2021 prevede altresì degli specifici permessi retribuiti per il personale scolastico mentre al di fuori di queste casistiche, al fine di evitare che i lavoratori debbano attingere al loro cassetto di ferie e permessi, le assenze dovranno essere regolamentate da specifici accordi aziendali. In ogni caso, in considerazione del fine di interesse generale, l’assenza del lavoratore per adempiere alla somministrazione del vaccino sarà da considerarsi sempre giustificata non potendo il datore di lavoro contrapporsi alla decisione del lavoratore di tutelare la propria salute e quella della collettività