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Incentivo occupazionale IO LAVORO

2020-02-21 22:35

Gabriele Mazzuoli

Inquadramento contrattuale, Assunzioni agevolate, Agevolazioni contributive, Contratti a tempo indeterminato,

L'agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro, in breve ANPAL, ha introdotto un nuovo incentivo rivolto a giovani fino a 24 anni di età o a di

L'agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro, in breve ANPAL, ha introdotto un nuovo incentivo rivolto a giovani fino a 24 anni di età o a disoccupati da almeno 6 mesi senza limiti di età.
Il provvedimento , istituito con decreto Direttoriale ANPAL n. 44/2020 e pubblicato sul medesimo sito in data 10/02/2020, dispone l'esenzione dei contributi previdenziali a carico azienda fino all'importo di € 8.060,00 annui per un periodo di 12 mesi.
Destinatari del beneficio sono i datori di lavoro che effettueranno assunzioni a tempo indeterminato o con contratti di apprendistato nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020 i quali, per averne diritto , non dovranno aver occupato alle proprie dipendenze il lavoratore interessato nei sei mesi precedenti all'assunzione. Per usufriire dell'incentivo, gli stessi saranno inoltre tenuti al rispetto dei limiti e requisiti previsti dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato.

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Assenze per vaccino anti Covid Salvo il caso che la vaccinazione comporti degli effetti collaterali che impediscano l’attività lavorativa, quindi da trattarsi come malattia, i lavoratori che si assentino per l’effettuazione del vaccino saranno tenuti a giustificare l’assenza con ferie e permessi. Infatti, anche se il ricorso alla vaccinazione rappresenta un adempimento volontario di interesse generale, non è prevista una norma specifica che preveda degli specifici permessi per giustificare l’assenza del lavoratore che si sottopone alla somministrazione del vaccino. La normativa in questione prevede infatti solo nel caso che la vaccinazione sia disposta dal datore di lavoro l’equiparazione dell’assenza alle ore di effettivo lavoro. Il D.L. 41/2021 prevede altresì degli specifici permessi retribuiti per il personale scolastico mentre al di fuori di queste casistiche, al fine di evitare che i lavoratori debbano attingere al loro cassetto di ferie e permessi, le assenze dovranno essere regolamentate da specifici accordi aziendali. In ogni caso, in considerazione del fine di interesse generale, l’assenza del lavoratore per adempiere alla somministrazione del vaccino sarà da considerarsi sempre giustificata non potendo il datore di lavoro contrapporsi alla decisione del lavoratore di tutelare la propria salute e quella della collettività